[Questo articolo è stato pubblicato sul blog “Prato (e Provincia)” il 20 luglio 2014]
al Sindaco di Firenze
OGGETTO: Previsione del nuovo stadio della ACF Fiorentina in area Mercafir.
Sig. Sindaco,
apprendo dagli organi di stampa che a breve si intende autorizzare l’ACF Fiorentina a realizzare un nuovo stadio nell’area Mercafir. Con la presente diffido la sua Amministrazione dal prendere questa decisione per il seguenti motivi:
- in data 16/07/2014, con D.C.R. nr. 61/2014 , il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la variante al PIT che contiene la previsione di un ampliamento dell’aeroporto “A. Vespucci” con una pista di almeno 2000 metri orientata perpendicolarmente a quella attuale e parallela al raccordo autostradale;
- l’art. 707 del Codice della Navigazione prevede la determinazione di vincoli per le zone soggette a limitazioni, quali quelle nelle direzioni di decollo e di atterraggio; ciò al fine di mitigare le eventuali conseguenze di un incidente;
- la nuova pista, quindi, ai sensi della legge sopra richiamata e del vigente “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti” deve prevedere alla testata verso Firenze (di atterraggio) un’area vincolata per impedire che, fuori dal sedime aeroportuale, in prossimità dell’impianto vengano a ad essere realizzati edifici e strutture che possano essere di ostacolo ai veicoli, e che soprattutto vengano a determinare situazioni di pericolo in caso emergenza;
- tale misura di precauzione si basa sulla limitazione di presenza umana e sull’individuazione di attività non compatibili a causa della potenziale amplificazione delle conseguenze di eventuali incidenti;
- l’area in cui verrebbe realizzato il nuovo stadio risulta evidentemente interessata dalle zone di vincolo di cui sopra, nonostante ancora manchi una definizione geometrica univoca della pista.
Si riporta lo schema con le dimensioni di tali spazi di rispetto e, per una completa disciplina delle aree indicate con le lett. A, B, C, D, si rimanda alla normativa vigente, ma si evidenzia come anche nella zona meno vincolata, quella indicata con la lett. D, “va evitata la realizzazione di interventi puntuali ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione” (punto 6.6 del “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti”).
Questo evidentemente come elementare norma di cautela, per evitare una strage immensa in caso di grave incidente, dovuto a un atterraggio abortito ovvero ad un guasto catastrofico.
Rimane dunque chiarito come l’aeroporto non sia compatibile con uno stadio da 40.000 persone, quasi in asse con la pista.
Naturalmente mi aspetto che Lei non voglia pensare che, visto che l’aeroporto deve ancora essere costruito, si possa procedere alla realizzazione dello stadio che così anticiperebbe forse di qualche mese l’infrastruttura più grande, sottraendosi al vincolo stesso. Se lo facesse non terrebbe conto della delibera del Consiglio Regionale che approva una previsione un livello di pianificazione sopraordinato a quello comunale, ma soprattutto verrebbe meno al suo ruolo di primo cittadino, che le impone di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica di cui viene a conoscenza.
Ugualmente non posso pensare che si cerchi di barare tenendo l’edificio principale fuori dal vincolo e lasciando edifici complementari, piazzali di accesso, rampe dentro le aree di rispetto, non volendo intendere lo spirito della norma.
Quindi auspico che Lei possa riconsiderare le proprie posizioni ed operi affinché l’aeroporto non si faccia, eliminando un grave elemento di degrado ambientale e rendendo così possibile realizzare il nuovo stadio di cui la squadra della Fiorentina ha bisogno.
Distinti saluti,
Salvatore Gioitta
cittadino della Piana